Approda a Milano, al TEATRO DELL’ARTE, il prossimo 29 novembre, per la “prima” teatrale dopo un lungo viaggio underground, il recital di VINCENZO COSTANTINO CINASKI: uno spettacolo che prende spunto dalla raccolta poetica “Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare” (Marcos y Marcos), uscita nel novembre 2010.
Sulla scia della beat generation, verso la fine del postmodernismo in una prospettiva poetica che rintraccia le modalità dello stand up theatre di matrice anglosassone come della slam poetry statunitense, un assolo del milanese Cinaski, poeta, narratore, reader e neo-comunicatore. Accompagnato da Francesco Arcuri, al pianoforte e ai suoi strumenti giocattolo, Cinaski ci porta nelle sue storie, nelle sue visioni. Nel suo modo unico di tradurre la vita.
“Si tratta di un dialogo interiore attraverso il quale riesco a rendere pubblici i miei vizi, i miei peccati e a renderli condivisibili per riuscire a fare in modo che la parte oscura della vita di un uomo venga raccontata, che la persona venga raccontata. – racconta Vincenzo.
Non c’è sempre e solo la parte bella delle persone, a volte la parte brutta, la parte che ha fatto più male a chi l’ha vissuta o vista, la parte viziata da un certo tipo di modalità esistenziale, può essere edificante, illuminante, nel mio caso lo è stata.
Non racconto i miei peccati, nella vita mi limito a viverli, a trasformarli in parole per fare in modo che mi educhino a compierne sempre di meno ma a compierne sempre per evitare la santificazione e contemporaneamente allontanarmi dalla dannazione praticando la contemplazione.
Mi piace appendermi alle parole e vestire i sogni, anche quelli altrui e attraverso il sostegno delle parole la vestizione rende più sopportabile quello che la vita ti da, la fatica dell’esistenza, il male di vivere quando c’è, sia nel suo aspetto diabetico che in quello digestivo.
L’uomo moderno è un eroe e bisogna esserlo per sopravvivere alla quotidianità, io mi limito a spiare la sua Epica e raccontarla.
La vita nelle sue dinamiche e attraverso i suoi molteplici aspetti non è comprensibile a tutti, attraverso l’osservazione che giorno per giorno faccio camminando per la strada provo a tradurla quando ci riesco, e a renderla più potabile.
La poesia è la cifra di questa potabilità, oggi più che mai.”
Info e prenotazioni 02 36709360
TEATRO DELL’ARTE
Viale Alemagna 6 20121 Milano
Prezzo Biglietti:
Platea 15 euro (inclusa prevendita)
Balconata / Galleria 11 euro (inclusa prevendita)