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SI E’ CONCLUSO IERI IL TOUR DELLE LUCI: IL GRAZIE DI GIBILTERRA

Si è chiuso ieri sera al Teatro Cristallo di Bolzano il tour de Le luci della centrale elettrica, a quasi quindici mesi dall’uscita del secondo album “PER ORA NOI LA CHIAMEREMO FELICITA'”.
Sembra ieri, ma in mezzo ci sono stati quasi 100 concerti e momenti che davvero rimarranno impressi nella nostra memoria: dal palco del Traffic Festival diviso con Francesco De Gregori alle aperture dei concerti di Lorenzo “Jovanotti” passando per l’indimenticabile concerto al Teatro Romano di Verona e per tutti i locali, piccoli e grandi, che hanno ospitato quello che a detta di molti è stato uno dei tour più belli degli ultimi anni.
E quando si parla di tour non si intende solo una sequenza di concerti, di date, di luoghi: si parla di un gruppo di persone che condividono gran parte della loro vita per un lungo periodo di tempo, condividono i momenti belli e quelli meno belli, gli entusiasmi e la stanchezza, lo stress e il divertimento.
Per questo vogliamo ringraziare chi ha reso possibile tutto questo, mettendo a disposizione oltre alle grandi capacità e competenze professionali anche la fondamentale componente umana, senza la quale ogni concerto sarebbe stato meno bello.
Quindi grazie a Locusta, a Luca del Muratore, a Enrico Amendolia e a Valentina Bellè. A Toto Barbato e a Mimmo Rosa, che si sono passati il testimone nel ruolo di tour manager e che hanno “condotto” la squadra in maniera esemplare; a Rossella Merighi, prezioso e insostituibile jolly; a Gigi Battistini, a Andrea “Rorro” Broglio e a Bruno Germano, per il grande lavoro sui suoni, sia sul palco che in sala; a Elia Carini, che anche in situazioni estreme ha saputo regalare magiche combinazioni luminose. Un grazie a Lunatik e uno, speciale, a Enrico Molteni e a Davide Toffolo e alla loro splendida Tempesta.
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E poi grazie ai grandi musicisti che hanno accompagnato Vasco in questi mesi: Enrico Gabrielli, Rodrigo d’Erasmo, Cristiano Calcagnile, Giovanni Ferrario, Lorenzo Corti e Sebastiano de Gennaro. Non è così scontato essere grandi artisti e persone speciali.
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E per finire, perdonerete il luogo comune, dobbiamo ringraziare le migliaia di persone che hanno affollato questi concerti e in generale tutti quelli che hanno ancora voglia di uscire la sera, di comprare un biglietto e di andare a sentire quel mondo musicale che non passa in televisione, che non passa in radio, ma che forse rappresenta davvero la scena musicale e culturale di questo nostro (povero) paese.
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Questo tour ci mancherà!

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